
5 feb 2025
Dopo l’assemblea pubblica, l’opposizione incalza: il porta a porta non è un dogma, si ascoltino i cittadini e si valutino alternative più sostenibili.
Si è svolta ieri sera l’assemblea pubblica dedicata al servizio di raccolta rifiuti gestito da CLARA, un tema che da anni solleva perplessità e malcontento tra i cittadini. Abbiamo ringraziato il Sindaco per aver offerto un’occasione di confronto pubblico e il management di CLARA per la loro disponibilità a partecipare.
L’incontro è stato un’occasione utile per ribadire, con i numeri alla mano, ciò che i cittadini sperimentano quotidianamente: tariffe elevate, un servizio che genera più disagi che benefici e un metodo di raccolta che, lungi dall’essere efficiente. Non stupisce che, in diverse realtà, si stia ripensando il sistema.
Durante l’assemblea è stata sollevata una questione, spesso ignorata: l’impatto del sistema attuale sui lavoratori. Per quanto si possa continuare a ripetere che i bidoncini abbiano ridotto il carico di fatica, la realtà è che gli operatori affrontano turni massacranti, che spesso è causa di mancate raccolte. Forse sarebbe il caso di interrogarsi seriamente sulla sostenibilità di questo modello anche dal punto di vista delle condizioni di lavoro.
Si tratta pertanto di scelte politiche sulla base della quale impostare il Piano Industriale dell’azienda: continuare a difendere un modello che altrove viene messo in discussione (mentre i cittadini si trovano a pagare sempre di più per un servizio che, invece di migliorare, peggiora) o implementare un modello di raccolta almeno in parte compensato dalla presenza di cassonetti stradali.
Nell’assemblea di ieri, accogliendo e comprendendo le istanze e le critiche da parte dei cittadini, abbiamo cercato di assumere un ruolo costruttivo sintetizzando azioni di miglioramento per il futuro.
Serve una migliore chiarezza nella comunicazione delle informazioni, garantire minori disservizi dovuti ai mancati passaggi, implementare strumenti per aumentare la quantità dei rifiuti conferibili e in ultimo, un'idea politica per rivoluzionare e ridurre la struttura dei costi aziendali.
Infine, ci permettiamo una nota di metodo. Abbiamo apprezzato la volontà di convocare un’assemblea, ma auspichiamo che in futuro, non ci si limiti a prendere atto delle criticità, ma si agisca con decisione per ottenere risposte concrete da CLARA, perché i cittadini di Masi meritano di essere rappresentati da personalità pronte a difendere con determinazione e voce forte gli interessi della comunità.
Nel frattempo, sui social si è aperto il solito teatrino fatto di mezze verità e narrazioni di comodo da parte dei soliti membri della comunità maggiormente politicizzati. Comprendiamo il tentativo di riscrivere la storia, ma i fatti restano più ostinati delle opinioni. Non siamo soliti alimentare discussioni infinite sui social, ma dato che veniamo tirati in ballo, diffidiamo chiunque dall’accostare storicamente questo gruppo Consigliare alla decisione di introdurre il porta a porta. In merito al famoso ‘deposito cauzionale’, giusto per fare chiarezza, non è mai stato richiesto ai cittadini e non è costato loro nemmeno un euro. Ma immaginiamo che oggi sia comodo per qualcuno creare slogan: un gioco politico al ribasso a cui non siamo interessati.
Se difendere i cittadini significa cavalcare la polemica, allora lasciamo volentieri ad altri questo ruolo. Se invece significa lavorare con serietà, portare argomenti e cercare soluzioni concrete a problematiche complesse, allora continueremo a farlo, anche in minoranza.