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Seduta del Consiglio comunale del 27 giugno 2025

27 giu 2025

Discussi temi importanti: tariffe dei rifiuti, servizi sociali, edilizia pubblica...

In questa calda serata di fine giugno, il Consiglio Comunale di Masi Torello si è riunito per discutere temi di rilievo che incidono direttamente sulla vita quotidiana dei nostri cittadini: tariffe dei rifiuti, servizi sociali, edilizia pubblica, patrimonio comunale. La convocazione è arrivata con scarso preavviso, trattandosi di seduta straordinaria data la necessità di approvare alcuni atti prima della fine del mese. Ne prendiamo atto, ma riteniamo doveroso sottolineare che l'importanza e la complessità e la numerosità degli argomenti trattati avrebbero meritato tempi di preparazione più congrui, anche in termini di partecipazione per i cittadini.


Nonostante ciò, come gruppo consiliare “Masi al Centro” abbiamo garantito la nostra presenza al completo, permettendo lo svolgimento regolare del Consiglio nonostante assenze tra i banche della maggioranza. Non è un dettaglio secondario: è un atto di responsabilità verso la comunità che ci ha eletto e verso l’Istituzione che rappresentiamo.


Veniamo ai punti all'ordine del giorno.


Abbiamo approvato il punto 2, relativo alla ratifica della deliberazione di Giunta Comunale n. 36 del 16/05/2025, per una variazione urgente al bilancio che iscrive contributi ISTAT e una spesa di 1.812 euro per la partecipazione al Censimento Permanente. Un atto tecnico ma necessario, che abbiamo sostenuto con senso istituzionale.


Abbiamo espresso voto favorevole alla convenzione con la rete “Bibliopolis” per il triennio 2025-2027. La cultura non è un lusso, ma un diritto. E le biblioteche sono presidi democratici da difendere e valorizzare: lo abbiamo detto in campagna elettorale, e lo ribadiamo ogni volta sia possibile con gesti e proposte concrete.


Sono seguiti poi punti riguardanti i rifiuti e quindi Clara.


Ci siamo astenuti sul punto relativo all’approvazione delle modifiche al Regolamento della Tariffa Corrispettiva Puntuale (TCP). È un passaggio tecnico, ci è stato detto, un semplice recepimento delle indicazioni ATERSIR. Ma noi riteniamo che dietro queste parole ci sia una precisa responsabilità politica: ogni regolamento è un atto che impatta direttamente sulla vita dei cittadini. In questo caso, lo fa nel modo più sensibile: sul portafoglio delle famiglie e sulla comprensibilità del sistema tariffario.


Abbiamo esaminato attentamente i documenti allegati — dalle modalità di calcolo ai nuovi costi per i servizi accessori — e abbiamo rilevato una crescente complessità con un potenziale aumento silenzioso dei costi per i servizi aggiuntivi. Le promesse di semplificazione restano sulla carta, mentre nella realtà il cittadino rischia di trovarsi solo, davanti a regole poco chiare e una struttura tariffaria che non premia abbastanza comportamenti virtuosi come il compostaggio domestico.


La politica ha il dovere di tradurre la tecnica in scelte giuste. E qui il “cambio di passo” promesso tarda ad arrivare. Non basta appoggiarsi alle determinazioni sovraordinate: serve il coraggio di correggere ciò che non funziona, anche se arriva da altri livelli decisionali. Come gruppo di minoranza, abbiamo scelto l’astensione per lanciare un segnale di attenzione, ma anche di apertura: siamo pronti a collaborare per semplificare, rendere più equo e più trasparente il sistema. Ben vengano le assemblee pubbliche, ma i dettami normativi devono saper coglierne le istanze altrimenti rimangono parole lasciate al vento.


Ci siamo astenuti anche sul punto successivo, quello relativo alla presa d’atto del Piano Economico Finanziario della TARI per il 2024-2025 e all’approvazione delle tariffe per l’anno 2025. E qui si pone un altro tema centrale: la coerenza tra narrazione politica e atti concreti. Ad aprile 2024, l’allora amministrazione Bizzarri — in fase conclusiva di mandato — si assunse la responsabilità politica di approvare un incremento tariffario, pur potendo attendere l’insediamento della nuova maggioranza. Lo fece per senso di responsabilità verso i cittadini e verso la stabilità finanziaria del sistema.


Ora, a distanza di oltre un anno, ci troviamo con uno stesso PEF, identico nei numeri, ma privo di una vera assunzione di responsabilità da parte della nuova amministrazione. Ci saremmo aspettati un gesto politico chiaro: una compartecipazione agli aumenti da parte del Comune, un impegno a utilizzare quegli “ampi spazi di bilancio” più volte vantati per alleviare il peso fiscale sulle famiglie. Invece nulla. Nessuna riduzione, nessuna agevolazione aggiuntiva, nessuna innovazione nel modello.


Il nostro voto di astensione è stato, anche qui, un atto di vigilanza costruttiva: non per bloccare, ma per spingere la maggioranza a fare di più. A cambiare davvero passo.


Abbiamo votato favorevolmente alla convenzione con ACER per la gestione degli immobili ERP, che rimane sostanzialmente invariata. Ma abbiamo ricordato che la casa pubblica va gestita con rigore, attenzione sociale e trasparenza nei criteri di assegnazione.


Abbiamo espresso voto favorevole anche allo svincolo parziale di atto d’obbligo in area PEEP, necessario per aggiornare la situazione giuridica di vecchie convenzioni edilizie. Bene la semplificazione, ma va sempre salvaguardato l’interesse pubblico.


Abbiamo sostenuto il nuovo contratto di servizio con ASP Ferrara e AUSL per i servizi sociali e socio-sanitari. Il documento pone obiettivi ambiziosi e condivisibili. Tuttavia, abbiamo evidenziato una forte contraddizione: se il fabbisogno sociale cresce, com’è possibile che la dotazione economica resti ferma ai valori del 2022? La risposta del Vicesindaco — fiducia nei futuri fondi PNRR — non ci ha convinti fino in fondo. La politica ha il dovere di programmare sul certo, non sul forse.


Abbiamo votato favorevolmente alla proroga semestrale (fino al 31/12/2025) della convenzione per la gestione associata del Servizio di Polizia Locale e delle altre convenzioni attuative del sistema Terre Estensi. Si tratta dell’ennesima proroga di un accordo approvato con l’amministrazione Bizzarri, che in un periodo complesso come il Covid era riuscita a ottenere un risultato negoziale straordinario per il nostro Comune. Abbiamo sollevato preoccupazioni circa il significato di questa persistente “lungaggine”: si sta lavorando per un rinnovo a condizioni pari o migliorative? La trasparenza sui futuri sviluppi è fondamentale.


Ai cittadini chiediamo di restare informati, partecipare, interpellarci: noi siamo a piena disposizione.


 


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